Polo Culturale Pietrasanta

Destination Naples

POLO CULTURALE PIETRASANTA

IL COMPLESSO
La Basilica di S. Maria Maggiore in Pietrasanta racchiude millenni di storia napoletana. Edificata sui resti del tempio greco di Diana, fu trasformata in basilica cristiana da Pomponio nel 525 e pensata per essere il primo santuario dedicato alla Vergine Maria.
Il sito ricostruito nel 1656 dal Fanzago, racchiude i resti dell’evoluzione di Napoli: il campanile, il tempietto del Pontano,e quello dedicato al Salvatore, raccontano assieme alla basilica la storia di questo unicum napoletano.

LA BASILICA
La Basilica di Santa Maria Maggiore, situata al confine con le antiche mura difensive della città, ha una storia antichissima che testimonia le vicende della città stessa. Fatta edificare sui resti del tempio di Diana e di una domus romana nel 533 dal Vescovo Pomponio, e dedicata alla Beatissima Vergine, fu una delle quattro basiliche maggiori in epoca tardo antica. A metà del 1600 la Basilica Pomponiana fu abbattuta a causa dei danni causati dai terremoti e completamente ricostruita nel 1656 da Cosimo Fanzago.
La fondazione della chiesa è legata ad un’antica leggenda popolare secondo la quale il Diavolo, sotto le spoglie di un maiale, infestava la zona fra Piazza Miraglia e il centro antico, e grugnendo spaventava i passanti durante le ore notturne. Il centro di tale attività demoniaca era ritenuta proprio la Pietrasanta.
Per espellere il male dal sito, Pomponio fece costruire la basilica, anche a seguito di un sogno durante il quale la Madonna gli ordinò di erigerle una chiesa nel luogo dove si sarebbe ritrovato un panno celeste. Sotto il panno, la pietra santa: una roccia con su incisa una croce, che sarebbe stata venerata dai fedeli negli anni come fonte d’indulgenza.

LA CRIPTA
Il piano ipogeo e i sotterranei della chiesa di S. Maria Maggiore rappresentano una preziosa testimonianza della storia della città. Scendendo, è possibile osservare pavimenti e strutture murarie preesistenti, porzioni di muro in opus reticulatum, blocchi di tufo, mosaici di epoca romana, resti di domus.

I SOTTERRANEI
I sotterranei della chiesa costituiscono un insieme di cunicoli appartenenti all’antico acquedotto greco-romano, sfocianti in cisterne pluviali che permettevano agli antichi la distribuzione dell’acqua all’intera città.
Questi preziosi resti rendono l’intero complesso della Pietrasanta un vero e proprio viaggio nella storia.

LAPIS MUSEUM, il percorso sotterraneo della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, ritorna con rinnovato entusiasmo e importanti novità che vanno ad ampliare l’esperienza di visita e ad arricchirne il valore storico-artistico.
Tenendo fede alla vocazione tecnologica, che resta fil rouge del complesso, e che continua ad esprimersi nei video-mapping, nelle proiezioni e nella realtà virtuale, il museo punta con forza al proprio patrimonio archeologico, come i resti di domus greco-romane, le mura ellenistiche, l’opus reticulatum e i pregiati pavimenti musivi di epoca romana.
Il Lapis Museum è sede di esposizioni ed eventi culturali.

www.lapismuseum.com
https://www.polopietrasanta.com

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