Palazzo DORIA d'ANGRI

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PALAZZO DORIA d’ANGRI

Palazzo Doria d’Angri  è una splendida residenza la cui facciata principale su Piazza Sette Settembre è nota ai più per un importante evento storico: fu infatti dal balcone d’onore di questo edificio che, il 7 settembre 1860, Giuseppe Garibaldi si affacciò per salutare la folla e annunciare l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia.

Molto meno conosciuto però è lo stupefacente interno di questo palazzo nobiliare, voluto da Marcantonio Doria, principe di Angri, rappresentante di un’importante famiglia di origine genovese (a cui appartenne anche Villa Doria d’Angri a Posillipo). In questi ambienti, l’abile pittore napoletano Fedele Fischetti  (1732 – 1792) oltre alle decorazioni e agli arredi realizzò spettacolari affreschi con scene allegoriche. Oggi le parti che conservano le decorazioni originarie sono il “cabinet” degli specchi e la galleria a forma ellittica, al piano nobile: quest’ultima era destinata alle feste da ballo.

L’affresco di Fedele Fischetti nella sala ellittica rappresenta il Trionfo di Lamba Doria nella battaglia di Curzola. L’insieme è impreziosito da raffinate decorazioni dorate, specchi e cariatidi in stucco. Il progetto di quest’edificio, a pianta trapezoidale, risale al 1755, quando Marcantonio Doria chiese la concessione per costruire un palazzo per la sua famiglia; la progettazione fu di Luigi Vanvitelli, che fornì i disegni nel 1769.
La dimora comprendeva anche una cappella, di cui è ancora visibile l’altare settecentesco.

L’appartamento al piano nobile, dopo un accurato restauro terminato nella primavera 2020, è tornato agli antichi splendori ed è oggi disponibile  su richiesta per eventi privati.

(testo tratto da “Napoli Insolita e Segreta” di Valerio Ceva Grimaldi e Maria Franchini, Edizioni Jonglez)

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