Fino al 13 settembre ospiti eccellenti, sia italiani che stranieri, renderanno unica questa edizione del Ravello Festival, organizzata in pochissimo tempo e tra mille difficoltà a causa dell’emergenza Covid, ma con grande orgoglio. Per la Fondazione Ravello, guidata dal commissario straordinario, l’avvocato Almerina Bove, infatti, la realizzazione del festival 2020 è un segno tangibile di responsabilità verso una tradizione culturale mai interrotta da 68 anni ed un importante supporto, grazie al sostegno economico della Regione Campania, alla stagione turistica in uno dei luoghi più conosciuti al mondo.
Il Ravello Festival 2020 presenta una proposta sinfonica che coniuga l’internazionalità degli eventi con la presenza delle eccellenze campane ed italiane.
Nella location mozzafiato del Belvedere di Villa Rufolo a strapiombo sul mare, uno dei più belli al mondo ma anche dei più complicati da allestire, con una tribuna ridotta per il rispetto delle norme sul distanziamento fisico, si avvicenderanno i grandi nomi della musica internazionale.
Per la prima volta sarà presente a Ravello il maestro Riccardo Muti (1 settembre); una prima sarà anche quella di Daniele Gatti che debutterà come direttore dell’Orchestra Mozart (produzione Ravello Festival, 5 settembre); battesimo a Villa Rufolo anche per una delle più grandi stelle del firmamento musicale, Cecilia Bartoli in un concerto diretto da Gianluca Capuano con Les Musiciens du Prince (18 agosto), prodotto in collaborazione con i festival di Lucerna e di Salisburgo; ritorna, affermata e in ascesa, la pianista Beatrice Rana (venne a Ravello, giovanissima nel 2013); grandi ritorni internazionali sono quelli di Valery Gergiev con la sua Orchestra del Mariinsky (29 luglio), e di Iván Fischer e la sua Budapest Festival Orchestra (21 agosto) accompagnati dalla voce di Anna Prohaska, di Martha Argerich (23 agosto), e di quello che forse è da considerarsi il più importante pianista jazz di oggi, Brad Mehldau (13 settembre).
Per informazioni:
www.ravellofestival.com